venerdì 9 dicembre 2011

Potevamo vincere e avremmo perso.

Dal crollo del nano si poteva uscire in due modi: andando subito a votare, o meglio votare dopo la campagna elettorale, cioè dopo almeno due o tre mesi, e il Centrosinistra avrebbe vinto, con qualche incertezza al Senato, oppure aderire alla soluzione Napolitano, cioè governo tecnico.
Nel primo caso avremmo vinto con uno stato che nel frattempo sarebbe fallito: niente più pensioni e stipendi e risparmi dimezzati.
Col governo tecnico invece ci dobbiamo sorbire queste soluzioni che danno un colpo al cerchio e uno alla botte, ma sempre di più addosso ai ceti popolari.
La verità è che il nano ha ancora la maggioranza al Senato e quindi può ricattare il governo e imporgli quello che vuole.
In ogni caso con la presente situazione il Centrosinistra forse salverà il Paese, ma ne uscirà a pezzi, e si rischia che alle prossime elezioni il caimano vinca di nuovo, magari presentando una faccia meno sporca della sua.
E' probabile che tra un anno gli italiani si saranno dimenticati che è stata la destra a portarci sull'orlo del burrone, ma che si poteva fare?

venerdì 2 dicembre 2011

Morte di un vanitoso, ovvero l'impossibilità di essere normale.

Dicevano che eri bello e tu certo ostentavi la tua chioma argentata e gli occhi azzurri per infilarti nel letto ancora caldo degli altri comunisti da salotto come te.
Hai voluto essere un eretico. L'ambizione ti portava a sognare un destino glorioso, alla testa di masse plaudenti.
Avevi modeste capacità: una volta ti ho sentito dire che la vera democrazia si realizza col partito unico. Parlavi con disprezzo dei socialdemocratici e della loro mitbestimmung. Tu eri oltre, un comunista. Nonostante le rivolte operaie schiacciate dai carri armati. Poi c'è stata l'infatuazione cinese con la sua "rivoluzione culturale ". Un disastro che ha provocato centinaia di migliaia di vittime innocenti e ha messo in ginocchio il paese.
Ora, ormai nell'ombra da tempo, hai trovato il modo di tornare sotto i riflettori. Il suicidio assistito in Svizzera, mentre la tua cameriera serviva martini ai tuoi amici in attesa della grande notizia: la tua morte.
Come si dice...riposa in pace..

giovedì 24 novembre 2011


Vitalizi ai parlamentari: diritti acquisiti o aspettative?

Camera e Senato hanno deciso l'abolizione del vitalizio per i propri membri...a partire dalla prossima legislatura. Cioè per gli altri. Quel sistema cioè per cui se fai il parlamentare per cinque anni avrai una pensione che sara cinque o sei volte quella di un lavoratore che ha sputato sangue per quarant'anni.
Lo hanno deciso per la prossima legislatura per non toccare...i diritti acquisiti (sic).
Allo stesso tempo però il governo sta per allungare l'età lavorativa per gli altri, i cittadini comuni, colpendo così...un diritto acquisito.
Bravi!!!
Una volta sapevo che diritti acquisiti e aspettative sono cose diverse: è un diritto acquisito è quello che è già in essere, quello che deve ancora maturare è un'aspettativa.
Che dire? Ladri si nasce e qualche volta lo si diventa!
La grandeur, ovvero far finta di essere grandi.

Sarkò, il marito di Carla Bruni, quello che fa concorrenza a Louis de Funes, ha espresso 
apprezzamento per l'opera del governo italiano. Monti che è persona gentile non gli ha risposto: anche noi abbiamo fiducia che la Francia e la Germania ce la faranno.
In Europa, e nella vita, bisogna andarci con la schiena dritta se si vuole essere rispettati da queste mezze calzette. 
Questo bisognerebbe saperlo.

martedì 22 novembre 2011

Democrazia ed economia.
Come  si vede nessun leader occidentale da una sponda all'altra dell'atlantico riesce a prendere decisioni efficaci, pur in un quadro economico drammatico.
Da qui il deperimento delle leadership e la loro sostituzione con altre che saranno caratterizzate dalla stessa impotenza.
Disoccupazione di massa e precarietà del lavoro e delle condizioni di vita sono i drammi sociali che affliggono le nostre società E intrecciata a questo una disuguaglianza sociale crescente in modo drammatico.
I cittadini puniscono i governi, i quali peraltro contano pochissimo, essendo tutto il potere in mano a grandi gruppi finanziari che non hanno alcuna legittimazione democratica.
I governi dipendono strettamente dalle opinioni pubbliche e non prendono decisioni impopolari per non esserne travolti, e d'altra parte anche se le prendessero sarebbero inefficaci, essendo il potere reale in altre mani.

Sbocchi? Un'ondata autoritaria che procede sulle spalle di masse affamate e disperate? E' già successo, ma succederà di nuovo?

venerdì 18 novembre 2011

Inizio blog, terra sconosciuta.

Vediamo come funziona questa piattaforma e se riesco a mantenere aperto un blog per più di un mese.